Capitolo 7: La chiamata degli eroi

un'altra persona correva verso quello stesso edificio, correva perchè era terribilmente in ritardo
accidenti primo giorno nella nuova scuola e sono già in ritardo...no così non va proprio uffa! disse mentre intravedeva finalmente il grande cancello d'entrata

ren intanto correva per i corridoi alla ricerca della sua aula
ma quante stanze ci sono qui uffa non è possibile...quinta G, quinta G.... ah ecco! disse fermandosi di colpo davanti a una porta semi aperta. prima di entrare si abbassò sentendo qualcosa sotto la suola di una scarpa
e questo cos'è...un foglietto di carta? la campanella trillò di nuovo oddio sono in ritardooooooooooooo! e corse in aula mettendo senza accorgersi il foglio nella tasca dei jeans

dopo 3 ore di noioso far nulla la campanella suonò l'intervallo e ren uscì finalmente dall'aula, sbadigliando mamma mia che noia...se solo penso che mi aspetta un anno così mi sento male io queste cose le ho già studiate per conto mio...uffaaaaa.
andò in giardino, si sedette sotto un grande albero e si mise a fissare le nuvole in cielo

la ragazza mise le mani in tasca, annoiata e pescò il foglietto che aveva trovato quella mattina in corridoio e questo? non l'avevo buttato via? si disse confusa. si risedette, lo aprì e lesse le prime parole.

ren finì di leggere quel piccolo foglietto, dove blu aveva narrato brevemente le sue esperienze degli ultimi anni, nella le sua grafia elegante. Sentì le lacrime pungerle gli occhi mentre una consapevolezza si faceva strada nella sua mente:
anche Blu è qui... mormorò

karin era partita. la sua meta era solo scoprire chi era davvero.

e mentre ritornava dal suo viaggio pensò a quello che gli era stato detto e affidato.
karin era cresciuta veramente, finalmente era 1 donna. ed il suo scopo era quello d ritornare x essere la migliore IN TUTTO ( complessi d'inferioritàXD ) prima d tornare a casa ritornò sulla terra. ad osservare qll stessa spiaggia ke aveva osservato cn okki immaturi dove aveva incontrato i suoi veri amici. finito tornò a casa, aprì le grandi porte esclamando Sono tornata.